E’ una metodica che utilizza campi elettromagnetici per indurre dei cambiamenti o dei processi di guarigione tissutale.
La metodica è estremamente apprezzata dallə pazientə perché completamente indolore ed efficace.
I campi di applicazione della metodica sono vari ed articolati, in nessun caso dovrebbe essere utilizzata e proposta come unica tecnica riabilitativa.
I campi di applicazione:
- atrofia e distrofia vulvovaginale
- sindrome genito urinaria post menopausale
- ipotono e prolasso anteriore-centrale e posteriore di 1-2 grado
- incontinenza urinaria e fecale da sforzo, mista e da urgenza, scarsa sensibilità
- esiti cicatriziali da parto di difficile guarigione o dolenti
- secchezza vaginale
- vestibolite, vulvodinia e dolore pelvico cronico
- ipertono del pavimento pelvico
- supporto al ripristino del microbiota vaginale nelle pazienti con cistiti, micosi e vaginosi ricorrenti
Generalmente questa metodica è offerta all’interno di un percorso di riabilitazione perineale articolato o comunque a supporto di altri percorsi riabilitativi che la persona sta sostenendo.
Le sensazioni percepite durante il trattamento sono di leggero calore, nella parte di radiofrequenza, e di ticchettio durante la fase di elettroporazione. Quest’ultima fase permette la trasfezione di molecole acquose nel tessuto, come una sorta di ‘iniezione’ senza ago; sarò fondamentale quindi la scelta del corretto principio attivo per avere l’azione terapeutica ideale.
Si utilizza un manipolo esterno per trattare la zona vulvare e vestibolare, un manipolo interno per trattare la zona vaginale. Il trattamento dura tra i 20 ed i 30 minuti, valutando di volta in vola la tempistica migliore.
Sono generalmente necessarie almeno 5-6 sedute consecutive, ogni 7-10 giorni. E’ opportuno anche un mantenimento da valutare con la professionista.